Fondazione Santobono-Pausilipon, l’eccellenza in Campania a misura di bambino

Tra le eccellenze che spiccano nella regione Campania e in Italia c’è senza dubbio la Fondazione Santobono-Pausilipon. Tanti i progetti in essere per il 2024 dopo numerose le conquiste raggiunte in anni di dedizione e attività. La Fondazione ha molte anime, ma è identificativa da anni con l’impegno e l’energia della sua Direttrice, la Dottoressa Flavia Matrisciano, che abbiamo intervistato in questo nuovo numero di DottorSemplice

Anche solo dando uno sguardo ai social è evidente che l’attività della Fondazione sia sempre in movimento. Quanto è importante aiutare e sostenere i bambini degenti al Santobono-Pausillipon?

La nostra attività è sempre in movimento perché è fondamentale in ogni fase storica sostenere i bambini che sono degenti in ospedale. La nostra mission ci spinge verso il miglioramento della qualità di vita per i piccoli pazienti, un intento che accompagna anche la nostra rete di solidarietà. Attraverso i social abbiamo ampliato il prezioso bacino di utenza, riusciamo ad arrivare a progetti e persone che prima sembravano inimmaginabili. Lo strumento della comunicazione aiuta a sostenere i piani che ci prefissiamo ma anche e a regalare un sorriso ai ragazzi e bambini. Tanti i sogni realizzati, tanti ancora da concretizzare.

Quali sono i progetti che state strutturando in l’Ospedale?

La Ricerca, la rete oncologica ed emato-oncologica pediatrica, laboratori con protocolli innovativi sono alcuni obiettivi che ci siamo prefissati. Purtroppo, anche il semplice conforto, oltre alle attività che eseguiamo, sappiamo essere decisivo per chi è degente, da accompagnatore e da paziente.

Quali le problematiche che si ripresentano solitamente?

Molti genitori sono costretti ad abbandonare per mesi le loro case, lontano dai parenti e sacrificano distanti le proprie abitudini. Per queste persone abbiamo considerato le sedi di accoglienza da indirizzare, luoghi dove ospitare le famiglie “fuori sede”.

Oltre alle esigenze pratiche, cosa chiedono adulti e bambini in queste circostante?

Ci stiamo spingendo verso macchinari più specializzati, a un costante aggiornamento tecnico – scientifico. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare il processo di umanizzazione delle cure.

Creare un ambiente accogliente per i piccoli costretti in un letto di ospedale è la priorità, ricreare luoghi sereni e costruire un rapporto individuale e solidale con i piccoli rompe ogni tipo di disagio. Per le famiglie costrette a una lungodegenza complessa, anche i medici devono diventare punto di riferimento, per far sentire il bambino accolto in un ambiente non ostile e con personale medico sanitario efficiente e presente.

Quali i progetti da sostenere a breve tempo?

In primis sosteniamo la Ricerca che ci viene incontro quando i protocolli ordinari non sono rispondenti. La Ricerca resta in primis il valore aggiunto da tenere a fuoco. Altro sogno è realizzare il centro reparto ustioni pediatrico specifico per i bambini. Vogliamo garantire il diritto alla cura per tutti e trovare risorse e opportunità per la realizzazione del suddetto polo, certi che un domani si trasformerà in punto di riferimento per il Sud d’Italia.

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