Raffreddori, allergie e infiammazioni della mucosa nasale: un malessere non solo primaverile

Non solo in primavera ci si trova a fronteggiare diverse problematiche legate alle allergie e patologie affini. Complicazioni di tipo osseo e problematicità della mucosa nasale sono alcune cause di riniti e di infiammazioni delle vie respiratorie primarie. Approfondiamo tali argomenti con il Dottor Giovanni Castagna, Dirigente Medico di otorinolaringoiatria dell’Ospedale Pellegrini di Napoli.

Con il cambiamento del clima, le temperature alterate
s’intensificano le forme più acute di riniti allergiche. Molte sono le persone affette, ma quali sono i sintomi più frequenti?

Oramai episodi allergici si verificano tutto l’anno, sia perché ci sono altri allergeni che non sono specificamente quelli indicati durante la primavera che provocano simili malesseri, sia perché esistono delle forme non propriamente allergiche che si manifestano con fenomeni confusi alle comuni allergie. Ovviamente il picco si ha con le fasi stagionali dove c’è una massiccia presenza dei pollini e con questa la condizione nasale diventa più irritabile. In queste circostanze avremo starnuti, congestione nasale, lacrimazione e la riduzione olfatto, talvolta cefalee.

Come affrontare le conseguenze di un’intolleranza

sempre di più diffusa che provoca disagi di concentrazione e malessere generale?

Il soggetto allergico dorme male, è di facile irritabilità, il fatto di respirare male col naso causa quella sensazione di affanno. Oltre alla comune profilassi quali allontanamento degli acari,
è bene affidarsi ad un team di esperti per valutare i casi specifici.

Dall’otorino che farà una indagine preliminare, sappiamo che in alcuni soggetti il quadro clinico può essere più modo complesso e risulta necessaria un’endoscopia nasale che valuta lo stato della mucosa e le relative caratteristiche anatomiche del naso coesistenti all’allergia. Quindi se necessario allergologo, pneumologo, eventualmente anche il neurologo per valutare una cefalea coesistente all’allergia, avremo un quadro più ampio delle soluzioni da adottare.

Non solo le allergie, le cause scatenanti d’infiammazioni della mucosa nasale possono essere di varia origine. Quali le motivazioni che sfociano poi in raffreddori, starnuti e fastidi persistenti?

In America circa 20, 25 milioni di persone ogni anno si rivolge al proprio medico di base per forme di riniti o sinusiti acuta,
ci sono anche motivazioni virali o batteriche che danno sintomatologie simili, a fare la differenza la fa durata, quindi adenovirus, rinovirus, il coronavirus si distinguono grazie ad una indagine accurata e valutata da medici del settore e, quando persistono, dobbiamo fare esami più dettagliati per comprenderne le motivazioni.


Influenze altamente contagiose, Covid e Long Covid: come possono incidere e su quali scale di intensità condizionano sulla nostra salute respiratoria?

Il Covid come sappiamo è una infiammazione delle vie aeree, dopo le forme iniziali, ha interessato di seguito le prime vie aeree rispetto a quelle, per fortuna, più profonde e rischiose.
Si è presentato spesso come una forma di congestione nasale persistente e soprattutto e perdita dell’olfatto in particolare il Long Covid e Long Cold con sinusiti di lunga durata. Ovvio che anche in tali circostanze è opportuno usare una terapia adeguata, considerando l’esposizione maggiore che si è avuta in questi 4 anni e più.

Esistono, e se sono efficaci, dei rimedi anche naturali utili soprattutto per quanto riguarda le prime forme virali?

Per le prime forme virali, vanno bene i lavaggi nasali. Nelle situazioni più avanzate, in alcuni casi di rinosinusiti nelle forme croniche si opta per le terapie termali. La medicina omeopatica è stata applicata in un periodo di grande tendenza qualche decennio fa. Ci sono diversi aspetti da valutare, ciascuno per le proprie competenze.

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