I capelli da sempre vengono associati alla bellezza e alla salute. In gioventù la chioma rada diventa un vero e proprio problema che influenza l’aspetto intimo e sociale dell’individuo. La soluzione in molti casi è riscontrabile nel trapianto tricologico, ma quali sono le tecniche attuali e quali i vantaggi? Il boom dei viaggi all’estero con l’opportunità a basso costo di ottenere interventi rapidi e risolutivi sono davvero la nuova frontiera della medicina o c’è altro da considerare quando si parla di salute? Abbiamo incontrato la dottoressa Chiara Insalaco, massima esperta internazionale, tra i 25 chirurghi migliori al Mondo per trapianto di capelli
Siamo spesso subissati da messaggi e informazioni deformanti circa operazion con viaggi all’estero che promettono miracoli, Quali i rischi e pericoli s’incorrono?
I viaggi legati all’estetica sono diventati un vero business. Nel turismo “medico”, il trapianto tricologico è spesso promosso senza filtri. Come tutti gli interventi, i trapianti dei capelli vanno seguiti anche a lunga distanza. Anche per questo motivo, è preferibile che siano eseguiti in paesi sicuri come il nostro, dove la qualità e gli standard medici, sanitari e pulizia sono tra gli eccellenti al mondo. Spostarsi in paesi non sempre sicuri, s’incorre in una percentuale più alta di rischi post operatori. Il trapianto di capelli è una procedura sicuramente con un riscontro estetico evidente, ma il mezzo per ottenerlo è un atto medico chirurgico a tutti gli effetti. La promessa di viaggi divertenti in paesi interessanti con anche un trapianto incluso a un prezzo basso è allettante, ma si scontra con ciò che rappresentano medicina e chirurgia, non dimenticando i danni permanenti nel caso di conseguenze negative importanti.
Perché allora scegliere di non andare all’estero?
Un vantaggio di essere operati nel proprio Paese è il follow-up post operatorio, nel caso dell’alopecia androgenetica, quella che va operata, negli anni a seguire il medico chirurgo ha il compito di impostare delle terapie mediche e migliorare la situazione anche dei capelli non trattati chirurgicamente, attraverso un monitoraggio costante per tutte le fasi dell’intervento. Spesso molti pazienti che scelgono l’estero fanno il trapianto ma poi non sono accompagnati da alcuna figura medica, con la conseguente perdita dei capelli non operati e con un risultato deludente esteticamente, si troveranno una parte curata e l’altra peggiorata perché non assistita. Anche l’aspetto psicologico subisce gravi danni in tutto questo.
Quando è necessario ricorrere a un intervento, quali sono le fasi che procedono e seguono l’operazione?
Nell’ambito anche dell’estetica è fondamentale che il professionista sia un medico. Non è sempre scontato, purtroppo il trapianto di capelli è eseguito anche con leggerezza da persone non altamente specializzate. Prima dell’intervento è fondamentale una visita preliminare con il medico chirurgo specializzato in trapianti di capelli per una diagnosi precisa genetica e anamnesi ottimale. Inizialmente, si propongono la cura e la terapia, una volta assicuratosi che si tratti di un problema non risolvibile in altre modalità, ci si indirizza verso l’intervento. Il trapianto è sconsigliato nei pazienti troppo giovani, quindi i casi da poter operare sono pazienti dai trent’anni in poi che non abbiano delle diagnosi di altri tipi come l’auto immunità.
Quali le nuove frontiere della chirurgia?
La tecnica di trapianto più seguita è la FUE, (Follicular Unit Extraction), una procedura mininvasiva microchirurgica che richiede precisione perché deve essere operata con strumentari di alta qualità, sofisticati e di vera precisione, ci sono delle modalità molto articolate per poter impiantare elementi follicolari e che rendono intervento sicuramente di alto livello estetico
Il nostro futuro quale sarà sicuramente nella clonazione dell’unità follicolare. Ciò permetterebbe di fare dei trapianti importanti anche tra i più giovani, questa sarebbe la vera svolta epocale.