Tce, un centro di psicologia d’eccellenza

La salvaguardia della salute mentale è un tema di grande attualità e diventa quindi fondamentale rivolgersi a professionisti specializzati che siano in grado di aiutarci in questo intento. Ne parleremo oggi con Elpidio Cecere, psicologo e direttore del TCE – Therapy Center.

Parliamo del TCE – Therapy Center, un centro di Psicologia d’eccellenza. Quando nasce in Lei l’esigenza di creare una struttura di questo tipo? Ma soprattutto, perchè?

Era il 2015 quando inizio a lavorare presso un altro centro, anche quello d’eccellenza, e sono sempre stato abituato a conoscere e imparare. Ho capito come funziona un centro, come si gestisce il personale e soprattutto ho iniziato a legarmi ai pazienti che poi diventa la famiglia principale del centro. Nel novembre del 2018 ho deciso di aprire un centro che inizialmente era fatto di poche persone ed esperti, mi sono accorto però che l’esigenza dei pazienti che entravano era quella di un approccio multidisciplinare per abbracciare interamente sia la salute fisica ma anche e soprattutto quella mentale e quello che mettiamo al primo posto con il TCE è la tutela della salute mentale.

Il TCE si avvale di tantissimi professionisti che lavorano per garantire il servizio migliore possibile con diagnosi tempestive e terapie mirate per salvaguardare la salute del paziente. Cosa lo rende così unico?

Quello che noi facciamo tutti i giorni attraverso degli eventi è quello di portare tra la gente la psicologia, la medicina e la formazione. Ho voluto dar vita a una creatura che potesse entrare nelle scuole, nelle associazioni e cooperative per portare un messaggio che è fondamentale. La nostra visione è che lo psicologo non è per pazzi, chi ci va sta affrontando una tematica importante. Da noi viene chi soffre d’ansia, di depressione, chi si sta separando o è stato tradito, chi ha un figlio che non riesce a gestire. I casi che vengono sono molteplici e differenti e quello che deciso di fare nell’ultimo periodo è avere in squadra con me degli esperti che si potessero occupare esclusivamente di quel settore. Se un paziente soffre d’ansia, per esempio, viene affidato al miglior esperto che ho in squadra. E’ qualcosa che viene purtroppo sottovalutato anche dai pazienti, si dovrebbe capire che ognuno di noi non è un tuttologo, alle volte è giusto fare anche un passo indietro nel prenderci cura di un paziente e questo è visto in modo strano. Questo fa della struttura un centro d’eccellenza.

Nato da qualche anno ormai, in poco tempo è diventatato una vera eccellenza. Che tipo di lavoro avete svolto e cosa significa oggi per Lei il Tce?

Per me è famiglia, sacrificio, fiducia e sicurezza. Entrare lì ogni giorno, noi lavoriamo dal lunedi al sabato, significa investimento di tutte le energie, io veramente cerco di lavorare non solo con i pazienti ma anche con il personale per far capire la visione e la missione. Questa è la cosa più difficile, molti ragazzi e ragazze che entrano da noi, anche per il tirocinio, hanno una svalutazione della psicologia incredibile, non ci credono più. Quello che cerco di fare è di portare in giro la mia passione e trasportare l’altro con me per fargli capire quanto sia impotante prendersi cura del paziente.

Il TCE è anche un grande centro di formazione, sempre aggiornato ed attento, diventato punto di riferimento per tantissimi studenti e professionisti…

Ci occupiamo anche dell’area della formazione, facciamo dei corsi per diventare terapisti. A tutti i giovani psicologi ma anche medici, laureati in scienze dell’educazione e della formazione che vogliono intraprendere dei percorsi per lavorare nelle scuole o negli istituti privati ma anche nelle asl noi rilasciamo delle certificazioni e degli attestati per l’inserimento nel mondo lavorativo. Ci teniamo molto al tirocinio, noi spingiamo poi chi sta entrando nel mondo lavorativo a formarsi con noi. Sto cercando attraverso la formazione con la TCE academy, di creare un’accademia che possa strutturare e formare degli esperti che spero poi possano rimanere in squadra con noi.

Oggi, soprattutto a seguito di momento molto difficili come quello pandemico, sembra che l’importanza della tutela della salute mentale sia stata compresa al pari di quella fisica. Quanto, però, è importante rivolgersi ad un professionista quando ci si sente di essere in difficoltà?

È importantissimo, questa domanda mi riempie di emozione. Molte persone decidono di intraprendere un percorso di psicoterapia quando non ce la fanno più e soprattutto nell’ultimo periodo ho pazienti che mi portano anche l’idea di farla finita. È giusto iniziare la terapia quando ci si sente pronti però è anche giusto iniziare sapendo che il percorso è importante, per alcuni pazienti che non sono pronti il mio invito è di fermarsi con il trattamento terapeutico perchè potrebbe non essere il momento giusto. È giusto far passare un messaggio: non andare in psicoterapia come se fosse un SOS o un’ambulanza. In quel momento si può fare poco, si può certo lavorare ma è necessario del tempo. Fare psicoterapia non è risolvere un problema , noi stimoliamo i pazienti per cercare di farli ragionare, aprire delle ferite e lavorare su se stessi, riflettere sui nostri pensieri ed emozioni.

Lei è un professionista molto attento e molto attivo anche sui social. Dal suo punto di vista c’è ancora quel pregiudizio riguardo la figura dello psicologo, o ancor di più nei confronti di chi si rivolge a questo professionista?

Uno dei lavori più difficili che ho dovuto fare da quanto ho iniziato circa 10 anni fa è stato quello di approcciarmi ai social, sono stato uno dei primi ad atterrare su YouTube e su Facebook e ho ricevuto molte critiche prima, purtroppo, dai colleghi e poi anche dalle persone che non vedevano di buon occhio un professionista sui social. Oggi le cose sono cambiate sia per i pazienti che per i colleghi, molti di loro stanno portando il messaggio scientifico sui social, anche se chi mi segue sa che io tendo molto ad alleggerire argomenti che vengono trattati in terapia. Una delle cose che mi piace molto è quando vengono pazienti giovani che portano amici in sala d’attesa questo è qualcosa di davvero straordinario, prima una cosa del genere era molto difficile.

In conclusione vorrei chiederle di ricordare in che modo è possibile rivolgersi al TCE– Therapy Center?

Si può andare sui social, che è il metodo più veloce, cercando “Tcetherapycenter” oppure cercare direttamente me scrivendo “psicologo.elpidiocecere”. Per chi invece volesse un recapito telefonico è 325 365 5229, ricordando che sui social sono presenti anche tutti i nostri recapiti.

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