Mangiare in modo sano e soddisfacente? Sì può fare!

Quando si parla di nutrizione spesso risulta difficile orientarsi in un mare di teorie diverse che spesso comportano sacrifici enormi dal punto di vista alimentare. Mangiare in modo sano per il nostro corpo e soddisfacente per il nostro appetito però è possibile ed è fondamentale per comprendere come il concetto di nutrizione sia importante dal punto di vista sia fisico che mentale. Di questo abbiamo parlato con la dottoressa Silvana Di Martino, biologa nutrizionista titolare del Centro Nutrizione e Benessere.

Dottoressa ci sono tante idee riguardo la nutrizione, qual è la sua?

La nutrizione è importante ed è fondamentale soprattutto perché serve per il mantenimento delle funzioni vitali dell’organismo, quindi è di vitale importanza nutrirsi bene per salvaguardare tanto la parte fisica quanto quella psicologica. E’ fondamentale mangiare bene, non privarsi di nulla, va bene tutto, basta stabilire le quantità insieme ai professionisti ed in base al proprio metabolismo, non privandosi di nulla e cercando di essere anche sereni sotto l’aspetto psicologico. Mettersi a dieta, mettersi a regime ipocalorico non significa sacrificarsi, significa essere in salute, adottare uno stile di vita sano, io dico sempre che uno stile di vita sano non è un’opzione ma è una ragione di vita, è restare in salute, cercare sempre di controllare il punto vita che non deve superare gli 88cm per la donna e i 102 per l’uomo, controllare il proprio BMI, cioè l’indice di massa corporea che non deve superare il 25

Che percorso propone ai suoi pazienti all’interno del suo Centro Nutrizione e Benessere?

Quando si viene allo studio la prima cosa da fare, l’unico strumento da usare, l’unico che dà attendibilità a noi nutrizionisti è il bioimpedenziometro, un apparecchio che con resistenza e reattanza misura il metabolismo ma anche la percentuale di massa grassa, massa magra e anche l’acqua corporea, quindi riusciamo a dare un check-up completo della parte nutrizionale per cercare di stabilire un piano alimentare che possa venire incontro alle esigenze del paziente.

Quali tipi di dieta propone e quali consigli possiamo dare per una nutrizione sana e allo stesso tempo soddisfacente?

La dieta che propongo io e che professo da anni si basa su di un patrimonio fondamentale che è la Dieta Mediterranea fatta da macro e micro nutrienti. Come normalmente nella macchina occorre la benzina per farla camminare, noi assumiamo gli alimenti per ricavare l’energia utile per il dispendio di tutta la giornata. Quindi sì ai macronutrienti, carboidrati proteine e vitamine. Ma fondamentali sono anche i micronutrienti, ovvero vitamine e sali minerali nonché l’acqua che è fondamentale perchè ha zero calorie e ci serve proprio per far sì che tutti i macro e i micronutrienti vengano smistati all’interno dell’organismo.

Ovviamente la durata del percorso terapeutico dipende dal singolo caso, varia da paziente a paziente, ma qual è, in generale, il tempo medio di riabilitazione di un paziente in sovrappeso?

Il piano alimentare o l’esame bioimpedenziometrico viene fatto ogni tre settimane, è fondamentale perché il metabolismo varia e continuare il piano alimentare che non venga supportato dal cambio del metabolismo non solo è inutile ma si fa un grande sacrificio oltre naturalmente ad impigrire il metabolismo. Quindi si varia da persona a persona a seconda che si parli di un paziente in uno stato di obesità grave, media, lieve o sovrappeso. Ricordiamo sempre che si stabilisce in base al BMI cioè l’indice di massa corporea che da 18 a 25 è un valore di normopeso, mentre oltre il 25 andiamo dal sovrappeso in poi.

Una volta raggiunti gli obiettivi sperati come si segue il paziente per evitare che ricada nei suoi errori?

E’ fondamentale parlare della dieta di mantenimento ancor più del piano alimentare e del percorso in base alle esigenze del paziente. Quindi, dopo un percorso di dieta ipocalorica e dimagrante è normale seguire poi il pre-mantenimento e il mantenimento definitivo per far sì che il metabolismo si stabilizzi e in quel caso per un certo periodo dovremmo mantenere il nostro peso e il nostro obiettivo raggiunto.

Ma alla fine è possibile mangiare tanto e bene in modo sano?

Normalmente la nutrizionista non demonizza mai nulla, possiamo mangiare tutto, l’importante è mangiarlo nelle quantità giuste. Naturalmente le quantità giuste vengono stabilite in base al metabolismo basale, quello che riusciamo a vedere con l’esame bioimpedenziometrico perché il metabolismo basale cambia da persona a persona, da maschio a femmina ed è normale che quando si viene allo studio nel caso ci siano anche delle patologie esse vanno naturalmente segnalate per far sì che ci siano degli alimenti specifici che vanno eliminati. Con la giornata libera, la famosa domenica libera andiamo naturalmente a dire al paziente “Beh, concediamoci uno sgarro”. Naturalmente quello sgarro va ad essere compensato nell’arco della settimana e si fa molte volte anche per riattivare il metabolismo, quindi sì anche alla frittura o al cioccolato, nelle dosi giuste, nelle dosi stabilite e che sia una tantum. Quindi si può mangiare in modo sano, in modo giusto. Talvolta i miei pazienti mi dicono “Dottoressa non ho mai mangiato così tanto come da quando sono a dieta, perché?”. Perché talvolta noi tendiamo a impigrirci, a decidere da soli come riusciamo a togliere o a mettere delle cose, quindi bisogna farsi seguire da un professionista così da poter mangiare bene, sano e poter sicuramente mangiare un po’ di tutto.

Poniamo il caso di essere al supermercato: quali alimenti scegliere, quali quelli alla portata di tutti, più sani e soprattutto come evitare anche gli alimenti più nocivi per la nostra salute?

Per prima cosa anche chi è in normopeso dovrebbe fare l’esame bioimpedenziometrico e calcolare il proprio metabolismo quattro volte l’anno, perché sono quattro le stagioni di cui stiamo parlando ed ogni stagione prevede frutta e verdura specifica ed è fondamentale mangiare frutta e verdura di stagione perché in quel caso lì non ricorriamo ai prodotti di serra, prodotti che non hanno i giusti nutrienti e soprattutto che costano un po’ troppo. Cosa scegliere dal banco frigo? Ma naturalmente frutta, verdura, probiotici al mattino che aiutano il primo tratto intestinale. Naturalmente noi alterniamo pane bianco con pane integrale, a pranzo non digiuniamo, non priviamoci di nulla, un bel piatto di pasta o di riso o di cereali, farro, orzo, couscous, kamut, va benissimo, ma non dimentichiamo i cinque pasti perché essi aiutano a mantenere il metabolismo attivo. Quindi sì alla colazione che è il pasto più importante della giornata perché prevede il 30/35% del fabbisogno giornaliero, sì al pranzo con carboidrati, la sera magari mettiamo delle proteine con delle verdure e frutta. Ricordiamo che la frutta non è assolutamente da demonizzare, basta inserirla nella percentuale di carboidrati stabiliti nell’arco della giornata ed inoltre sì agli spuntini spezza-fame perché aiutano a non arrivare al pasto principale con una fame apatica.

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