Nell’era dei social e dei selfie, i canoni di bellezza standard si sono evoluti notevolmente adattandosi ai nuovi mezzi di comunicazione. Ad utilizzare maggiormente i social network sono i ragazzi, sempre più attratti così da trattamenti di chirurgia e di medicina estetica. Abbiamo chiesto dunque al dottor Sergio Marlino, chirurgo plastico specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, come si approcciano i ragazzi ai ritocchi estetici e quali sono gli interventi più richiesti.
Dottore, i canoni di bellezza cambiano col passare dei tempi. Come si è evoluta la chirurgia estetica con i social?
I social hanno influito in maniera considerevole sui canoni estetici che oggi ci richiedono i pazienti, soprattutto i giovanissimi. In passato la chirurgia estetica era rivolta a pazienti di età medio-alta che non volevano invecchiare, oggi invece sono tantissimi i ragazzi che vengono da noi per migliorare il proprio aspetto. Grazie ai social ed anche ai selfie i pazienti ora vedono cose che prima non notavano. In particolar modo i ragazzi fanno molta attenzione alla ridefinizione della linea mandibolare e del naso, questo perché nelle foto sembrano sempre più grandi e diversi rispetto alla realtà. Esiste addirittura una “Sindrome di Snapchat” che descrive proprio il modo in cui i pazienti si vedono diversi attraverso i social.
Quali sono gli interventi più richiesti dai ragazzi? Che differenze ci sono con gli adulti?
I ragazzi giovani, rispetto agli adulti, chiedono molto di più un miglioramento del naso sia di tipo chirurgico sia con il rinofiller. Un altro trattamento molto in voga tra gli adolescenti è l’epilazione laser, sempre più richiesta tra l’altro dagli uomini e non più solo dalle donne. Un’altra moda molto attuale dei teenagers è la ricerca della “rich face”, ovvero la ricerca della faccia da ricco. Oggi far vedere agli amici che ci si sottopone a trattamenti costosi va molto di moda, perché andare dal chirurgo plastico rappresenta una sorta di status di affermazione.
Che difficoltà si riscontrano nell’interfacciarsi con un giovane che richiede un ritocco?
Spesso le richieste dei nostri pazienti derivano da problematiche psicologiche, quindi innanzitutto va compreso cosa c’è dietro quelle insicurezze e soprattutto va fatto comprendere ai ragazzi che non è l’intervento estetico che può cambiare la vita di una persona, ma può dare sicuramente maggiore sicurezza. Lo scopo di un intervento deve essere il superamento di un disagio, il raggiungimento di un ottimo status di salute psicofisico.
Oggigiorno diviene ancora più essenziale rivolgersi ad un professionista anche perché è molto semplice cadere in trappola e finire nelle mani di falsi specialisti, come evitarli?
Quando si fa una ricerca sui social bisogna prima di tutto verificare che le foto siano veritiere e controllare anche il reale follow-up del trattamento revisionato. È poi fondamentale affidarsi ad un medico specializzato: bisognerebbe, infatti, verificare il curriculum dell’esperto, i suoi anni di esperienza, revisionare il numero di interventi da lui svolti. Può essere poi importante rivolgersi a qualcuno che si occupi solo di alcuni settori della chirurgia estetica. Personalmente, infatti, mi occupo quasi ed esclusivamente di seno e volto e meno del corpo.
In conclusione, lei quale intervento consiglierebbe ad un adolescente?
Ad un adolescente consiglierei un intervento di chirurgia o di medicina estetica solo se ci fosse un problema davvero evidente e soprattutto solo se il paziente non avesse un problema psicofisico legato magari al gruppo di amici o al partner.