Le gambe sono simbolo di forza ed eleganza, ma anche campanelli di allarme quando la circolazione cardiovascolare subisce delle complicanze. Di vene varicose ci parla un grande esperto, il Prof. Lanfranco Scaramuzzino, Chirurgo Vascolare che da sempre ha fatto dello studio e della ricerca la sua mission e che con il meeting “Dal Benessere alla Bellezza 2024” , in programma dal 22 al 24 novembre presso l’Hotel NH Napoli Panorama, curerà come responsabile scientifico l’incontro tra esperti per aggiornamenti, previsioni e nuove metodologie per la salute delle gambe.
Professore cosa significa malattia venosa e chi ne è soggetto?
La malattia venosa comprende un ampio spettro di patologie: gli antiestetici “capillari”, le vene varicose, le trombosi, le ulcere, l’embolia polmonare. Si stima approssimativamente che la malattia venosa interessi circa il 50% delle donne italiane. Anche gli uomini sono coinvolti, ma nella misura di 1 per 3 donne. Un problema di bellezza ma soprattutto di benessere in quanto le ulcere che complicano spesso la insufficienza venosa sono spesso lunghe da curare e provocano disagi sociali ed economici. Anche le trombosi rappresentano una grave complicanza, infatti in alcuni casi possono degenerare con fatali embolie polmonari.
Cosa intendiamo per vene varicose o varici?
Le vene sono una rete di tubicini che hanno il compito di riportare il sangue povero di ossigeno al cuore. A differenza del sangue arterioso, che ricco di ossigeno viene pompato in periferia dal cuore, il sangue venoso refluo ritorna al polmone e al cuore attraverso la spinta del piede, le pompe muscolo venose di gambe e cosce e infine attraverso il torchio toraco addominale, che viene attivato dalla respirazione, giunge a destinazione. Fondamentale è che la situazione posturale sia corretta.
Perché si dilatano le vene e diventano tortuose?
Sicuramente c’è una predisposizione genetica: in una altissima percentuale si ritrova un genitore o un parente prossimo con lo stesso problema. Nel corso della vita la situazione peggiora per concause quali l’obesità, le gravidanze, la stazione eretta prolungata tipica di alcune professioni, sport poco adatti, sedentarietà, traumi.
Il suo lavoro è sempre proiettato allo studio e alla ricerca, in questa fase sta lavorando attivamente per risalire alle cause predisponenti alla malattia venosa.
Quali esami deve effettuare una persona che presenta le vene varicose?
L’esame gold standard è rappresentato, oggi, dall’ecocolor doppler che ci fornisce tutte le informazioni utili per porre diagnosi e per stabilire il trattamento adeguato. Da non sottovalutare l’anamnesi, la raccolta delle informazioni che riguardano la propria storia sanitaria e quella della famiglia. Infine, si deve approfondire l’eventuale presenza di trombofilie, cioè la possibilità che il sangue possa coagulare più facilmente a livello di una vena creando trombosi.
Come si curano le vene varicose?
Nella fase iniziale è sufficiente assumere flavonoidi, indossare calze elastiche, svolgere una corretta attività fisica sempre dopo un controllo posturale e dell’appoggio del piede. Nelle fasi avanzate bisogna intervenire con tecniche più complesse: abbiamo un gran ventaglio di metodiche, tutte molto poco invasive che possono essere realizzate senza anestesia o con anestesia locale. L’intervento classico, lo stripping ancora molto usato in Italia ma in decisa flessione in USA e altri paesi del nord Europa è oggi sostituito da tecniche conservative come la CHIVA o di termoablazione come Laser e radiofrequenza, la colla, la scleroterapia con mousse. Ogni tecnica deve essere scelta in base alla situazione che si deve trattare ma dipende spesso da esigenze dei pazienti e dalla esperienza che ha il flebologo con ciascuna tecnica. La scleroterapia permette poi di rifinire il tutto e deve essere spesso ripetuta in sedute successive all’intervento
Le vene varicose si ripresentano dopo le cure?
Tutti i trattamenti prevedono la possibilità di recidiva. Personalmente vedo l’insufficienza venosa come quando ci si rivolge al dentista: possiamo sapere dopo quanto tempo si ripresenta una carie. È importante la prevenzione attraverso la cura, la pulizia dei denti e dei controlli annuali. La stessa logica è da adottare per le vene varicose: un controllo costante permette di tenere sempre la situazione sotto controllo e di rimettere a posto la situazione evitando di ritrovarsi al punto di partenza