Quanti di noi sono afflitti da dolori cronici di diverso tipo e non sanno come combattere, stringono i denti ed utilizzano farmaci per alleviare quel dolore senza però risolvere il problema. Per fortuna oggi la terapia farmacologica non è l’unica soluzione da poter mettere in campo. Esistono tanti iter terapeutici differenti e ce n’è uno particolarissimo che punta alla rieducazione di quei movimenti di cui si ha paura. Stiamo parlando del metodo MvmTherapy, il sistema raccontatoci proprio dal suo fondatore, il dottor Luca D’Alterio, Chinesiologo Specializzato in posturologia clinica e sportiva.
Dottore, partiamo proprio dal dolore cronico, perché si manifesta e come si combatte nello specifico?
Il dolore è definito come un’esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole, associata ad un effettivo o potenziale danno tissutale. Esso rappresenta una spia che ci indica che qualcosa non funziona come dovrebbe nel nostro organismo e che è pericolosa per l’integrità psico-fisica. Possiamo dividere la condizione dolorosa in due componenti: una sensoriale (ovvero quando un paziente percepisce la sensazione di dolore) che permette di trasportare impulsi nocivi al sistema nervoso centrale, ed una invece di tipo esperienziale, ovvero lo stato psichico correlato alla percezione di uno stimolo spiacevole. Abbiamo poi due categorie di dolore: quello acuto e quello cronico, su quest’ultimo gioca una componente molto forte il lato emozionale che ha effetti anche sulla vita sociale del paziente.
C’è qualcosa che possiamo fare oltre la solita medicina farmacologica e strumentale? Lei per esempio ha portato alla luce uno strumento innovativo, il metodo MvmTherapy, in cosa consiste?
La metodologia Mvmtherapy trova applicazione proprio in casi di dolore cronico. Dopo gli iter specialistici con il medico fisiatria, ortopedico o neurochirurgo (a seconda della patologia o del problema) se persiste ancora il dolore si può consultare il chinesiologo che utilizza il metodo Mvmtherapy. Quest’ultimo può riuscire a desensibilizzare il sistema nervoso nel far percepire meno la sensazione di sofferenza e di dolore. Con Mvmtherapy educhiamo al movimento, insegniamo a percepire la qualità del movimento e la contrazione muscolare, in relazione ad una valutazione approfondita. Questo percorso porta ad una nuova consapevolezza del paziente, che inizia a muoversi senza kinesiofobia, con movimenti più ampi e senza dolore, migliorando ci conseguenza anche la componente emozionale. Questo lavoro protratto nel tempo può ridurre nettamente lo stimolo nocicettivo.
Ma il metodo da solo non basta, oggi più che mai fare rete può essere una carta vincente…
Il mio focus fondamentalmente è quello di creare una forte rete tra la medicina ed il movimento, ma anche tra i vari esperti del settore. In questo senso ho avuto modo di ospitare all’interno del format televisivo da me ideato, MedicMove, eccellenze come il professor Antonio Giordano o come il dottor Alfonso De Nicola. Con loro abbiamo messo in evidenza l’importanza del movimento nel trattamento di patologie complesse come quella oncologica per esempio.
In conclusione, a tal proposito so che ha anche un’accademia di formazione proprio su questo innovativo metodo…
Esatto, la Luca D’Alterio Academy è una realtà importantissima che conta ad oggi oltre 2000 professionisti in tutta Italia dove insegno a fisioterapisti, osteopati, chinesiologi e così via il metodo MvmTherapy. Quello che cerco di riportare nella mia accademia è che i pazienti vanno valutati in maniera diversa in base al problema che hanno. Penso sia questo il segreto di MvmTherapy: non un metodo di risoluzione standard che si studia sui libri, ma un sistema di ragionamento che varia in base al paziente. Tanti dolori cronici non vengono risolti infatti perché si prescrivono le stesse cose a tutti i pazienti, senza individuarne il corretto percorso terapeutico.