MARCO MORACI: LE CELLULE PORTANO ALLA RICRESCITA DI TESSUTI E POSSONO PERMETTERE LA RICOSTRUZIONE DI UNA CARTILAGINE. SIAMO SUL PERCORSO GIUSTO MA LA STRADA È LUNGA
Sentirsi bene con il proprio corpo è una prerogativa fondamentale soprattutto in un’epoca che attraverso i social ha amplificato all’estremo il concetto di bellezza. In supporto di tutte le persone c’è la chirurgia estetica, che negli ultimi anni ha fatto davvero dei passi da gigante per cercare di avvicinare soprattutto le donne a quella bellezza assoluta tanto cara oggi come nell’antichità. Per approfondire quali tecniche vengono utilizzate oggi per migliorare i nostri corpi e perché questi tipi di intervento sono sempre più richiesti, abbiamo intervistato il dottor Marco Moraci, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.
Molte donne pensano agli interventi di chirurgia estetica. Perché è sempre più richiesta?
La chirurgia estetica è sempre più richiesta perché i modelli di bellezza imposti dai mass media classici e moderni sono sempre più indirizzati verso la perfezione e la bellezza assoluta. Anche la pandemia e il lockdown hanno inciso notevolmente sull’aumento delle richieste, perché probabilmente non potendosi dedicare alle normali attività le persone hanno aumentato l’attenzione verso il proprio corpo e il proprio benessere, dedicandosi in questi mesi di chiusura alla palestra, ad una sana alimentazione e in generale a tutte quelle attività che prima non potevano svolgere. Tutto questo è coadiuvato da una maggiore disponibilità di tecniche sempre più precise e soprattutto meno invasive che comportano una fase post operatoria molto più breve. In questo modo la chirurgia estetica avvicina più facilmente le persone agli interventi moderni.
Quello al seno è sicuramente uno degli interventi più richiesti. Una delle più recenti soluzioni è la mastoplastica additiva, in cosa consiste e per chi è consigliato questo tipo di intervento?
Consiste essenzialmente nell’aumento volumetrico del seno e nella correzione di quegli inestetismi di forma che esso può presentare. Le pazienti che si rivolgono a noi per questo tipo di intervento hanno un range d’età enorme: possono infatti richiederlo a 18 anni così come a 60. I motivi per rifarsi il seno vanno divisi dunque in base alla fascia d’età che richiede l’intervento. La prima, quella giovanile che va dai 18 anni ai 25, è rappresentata da ragazze che magari hanno un seno piatto o inesistente e dunque richiedono l’intervento per sentirsi più femminili o per avvicinarsi a quei modelli di bellezza assoluta citati precedentemente. La se- conda fascia è invece quella delle mamme in un periodo post gravidanza, che dopo la fase di allattamento decidono di rivolgersi ad un chirurgo estetico non solo per un intervento di mastoplastica additiva, ma per un intervento di lifting del seno completo. C’è proprio una tipologia di chirurgia estetica dedicata alle mamme chiamata “Mommy makeover”, che permette in modo molto rapido di ripristinare l’aspetto del seno precedente ad una o più gravidanze. Infine abbiamo l’ultima fascia d’età rappresentata dalle donne sopra i 60 anni che richiedono un intervento di lifting al seno semplicemente per avere un’aggiustatina non troppo volgare. La richiesta è enorme perché avvolge tantissime fasce d’età.
Come si svolge tutto l’intero percorso chirurgico, dalla prima visita all’intervento?
Innanzitutto va detto che la prima visita è fondamentale, perché è quella che permette sia al chirurgo che al paziente di capire quale intervento opzionare, quali protesi utilizzare, quale forma e quale volume ottenere. Dopo questo primo confronto in cui si individua appunto la tipologia di intervento, ce ne deve essere sempre almeno un’altra. Personalmente faccio tre visite prima dell’intervento, perché la prima spesso non è del tutto esaustiva e non copre tutti i dubbi del paziente. Chiaramente tutto questo è accompagnato dagli esami diagnostici ed ematochimici a cui deve sottoporsi il paziente affinché il chirurgo possa capire se si può procedere con l’intervento. Una volta appurato tutto ciò si può procedere con l’intervento, che solitamente quando parliamo di mastoplastica additiva viene effettuato in day surgery, quindi il paziente viene liberato la sera stessa. Il decorso è altrettanto semplice, perché nel giro di una settimana si torna alla vita quotidiana e nell’arco di un mese, invece, si può riprendere anche l’attività fisica.
Non solo seno, perché un’altra tecnica molto richiesta è la vaser lipo, a chi è indirizzata e quali benefici comporta?
La vaser lipo è una nuova tecnica di liposcultura che permette attraverso un macchinario di sciogliere il tessuto adiposo attraverso degli ultrasuoni freddi con una sonda che viene messa sottocute. Questo tipo di intervento comporta due vantaggi fondamentali: innanzitutto garantisce una precisione maggiore, perché attraverso la sonda possiamo letteralmente scolpire il tessuto adiposo dove vogliamo, riuscendo ad ottenere definizione in zone dove era presente una grande quantità di tessuto adiposo. Quindi un’adiposità localizzata non viene solo rimossa, ma addirittura definita donando un aspetto atletico dove ne avevamo uno obeso, perché riusciamo a disegnare addirittura le fasce dei muscoli sottostanti. Per esempio sull’addome andiamo a disegnare letteralmente il six-pack addominale. Arriviamo così al secondo grande beneficio di questa nuova tecnica: proprio perché si riesce ad assottigliare il derma in modo così preciso ed incisivo si determina anche un effetto lifting, il che rappresenta la grande differenza con la liposuzione classica. Se, infatti, con quest’ultima si effettua un’aspirazione manuale del tessuto adiposo e si causa una lassità conseguenziale, quindi dove c’è vuoto la pelle si appende, con la vaser lipo, viceversa, la pelle si contrae e si produce un effetto lifting. Se poi combiniamo tale tecnica con un altro tipo di macchinario chiamato argoplasma possiamo eseguire grossi interventi di rimodellamento corporeo senza ricorrere a grossi cicatrici come nei vecchi interventi. In questo momento parliamo del tipo di intervento più richiesto in assoluto.
In conclusione, molto richiesto è sempre il lifting al viso, essendo esso una parte del corpo sempre in mostra. Quali sono le ultime novità in questo campo?
L’ultima novità in questo campo si chiama “Infinity thread lifting”, una tecnica che ho messo a punto per primo in Italia e che nasce da un progetto pilota tra Francia, Italia e Romania. Questa nuova tecnica prevede l’utilizzo di alcuni legamenti sospensori che vengono posti in anestesia locale nel sottocute del viso determinando una vera e propria trazione ed un effetto lifting senza alcuna incisione o cicatrice. La differenza con il classico lifting è proprio questa: i tessuti vengono fissati dove erano qualche anno prima creando un effetto di ringiovanimento del viso in brevissimo tempo. L’intervento può essere svolto in anestesia locale in ambulatorio in soli trenta minuti con un ritorno al quotidiano del paziente nell’immediato non avendo punti di sutura da rimuovere o medicazioni da cambiare.
Tutte queste tecnologie sono molto avanzate, di questo passo in futuro sarà possibile ricreare chirurgicamente l’elisir della giovinezza?
Sì, però siamo ancora lontani. La strada maestra è rappresentata dalle cellula staminali, perché ormai è provato scientificamente che esse portano alla ricrescita di alcuni tessuti e se guidate bene possono portare alla ricostruzione di una cartilagine, del derma e così via. Il problema è che ancora non sappiamo guidarle benissimo, insomma è come se avessimo una Ferrari senza sapere come affrontare le curve più pericolose. Negli ultimi anni ci sono tante novità rispetto al passato grazie proprio all’utilizzo delle cellule staminali come il ringiovanimento del derma attraverso il prelievo di cellule staminali contenute nel sistema adiposo. Quindi sicuramente siamo sul percorso giusto, ma abbiamo ancora tanta strada da fare.