Beppe Convertini: “La mia vita in tv a sostegno della ricerca scientifica”

E’ amato dal pubblico italiano trasversalmente, i suoi modi eleganti gli hanno permesso di entrare in tutte le case grazie alla TV. Dopo i format di successo “Azzurro-Storie di mare” di Rai Uno, da settembre dà il buongiorno sulla rete ammiraglia nei fine settimana con “Uno Mattina In Famiglia”. Beppe Convertini è davvero il volto della televisione che fa divulgazione e intrattenimento in modo garbato e professionale, riuscendo ad arrivare al pubblico con gentilezza e spontaneità, un esempio di competenza e semplicità di valori.

Grazie al suo lavoro è a contatto con tante professionalità e ha conosciuto molte eccellenze della medicina. Quanto è importante investire sulle nostre risorse umane?

È molto importante investire sui nostri giovani limitando proprio la fuga dei cervelli che rappresentano risorse fondamentali per l’Italia. Purtroppo oltre i nostri confini, i ricercatori riescono a trovare eque risorse economiche che permettono loro di realizzare i propri progetti. E’ giunto il momento per l’Italia di agire e trattenere questi grandi professionisti perché fondamentali allo sviluppo economico dell’Italia e alla nostra salute.

Professori illuminati ed empatici l’hanno aiutata in un particolare momento della sua vita. Ha subito un grave incidente sulla sua moto, un episodio davvero difficile da dimenticare. Quanto è stato determinante l’intervento immediato dei dottori?

Ho incontrato medici straordinari che esercitano nelle strutture sanitarie pubbliche, grazie a loro sono qui perché hanno saputo agire con prontezza, con grande professionalità e competenza. Un plauso particolare va a Domenico Scopelliti di “Smile House” che mi ha operato ed è riuscito, nonostante avessi ritardato l’intervento per mantenere fede agli impegni professionali precedentemente presi, a eliminare ogni traccia del trauma che avevo riportato al naso. Un ringraziamento anche a tutta l’equipe del San Filippo Neri, struttura pubblica dove lavorano eccellenti professionalità. Oltre a una grande capacità scientifica, hanno dimostrato una profonda umanità. Credo che sia fondamentale e giusto lodare tutti coloro che lavorano negli ospedali italiani perché, soprattutto nella fase della pandemia, hanno dimostrato di vivere come missione la loro professione, rischiando anche le propria vita per il Giuramento di Ippocrate. Credo che sia doveroso, anche in questo caso, premiarli.

Quale valore ha per lei la ricerca scientifica? Quanto è giusto da parte di tutti i noi cittadini sostenerla?

La ricerca è fondamentale perché ci permette di sconfigge malattie come il cancro. Credo nella ricerca e sostengo molte fondazioni, Onlus e varie realtà che salvano le vite. Ho perso mio padre a soli 17 anni, lui ne aveva 57. Se n’è andato per un tumore ai polmoni che gli ha procurato varie metastasi. Sono la testimonianza della sofferenza e anche della generosità ed empatia di molti medici e infermieri che l’hanno assistito nella fase terminale. Sono stati degli angeli custodi dimostrando accudimento di fronte ai suoi dolori.
Da quell’esperienza, ho compreso quante persone speciali esistono nel settore sanitario. Da quando ho iniziato a lavorare con il pubblico, dalla tv al cinema o teatro, ho cercato di mandare un messaggio propositivo a favore della ricerca e usare la popolarità per sostenerla.

Da uomo di spettacolo tiene molto alla cura del corpo, che ruolo ha lo sport nella misura del benessere fisico e psicologico?

Lo sport è determinante per il benessere mentale e fisico.
Una vita sana, un’alimentazione legata alla dieta mediterranea equilibrata e fare prevenzione ci aiutano a vivere meglio e più al lungo.

Grazie anche alla sua professione conosce tante storie, con “Azzurro – Storie di mare” e “Linea Verde” ha attraversato l’Italia intera. Siamo patrimonio di cultura anche nella cucina, il suo rapporto con il cibo e la tavola?


Con “Azzurro – Storie di Mare”, “Linea Verde” e con il mio ultimo libro “Paesi Miei” ho raccontato l’Italia da Nord a Sud e isole comprese. Ho mostrato le bellezze della nostra splendida nazione e le sue eccellenze enogastronomiche, tradizioni usi costumi e quindi arte e cultura. Avendo davvero vissuto l’Italia e la sua gente, sono convinto che viviamo nel Paese più bello e completo. Dall’arte, al cibo al paesaggio naturalistico. Siamo davvero un patrimonio da difendere anche per i prodotti stagionali che consumiamo. Una dieta mediterranea che ci regala gusto e salute e che gli altri ci invidiano.

Quanto è importante apprezzare le proprie origini anche per il nostro benessere?

Le origini sono le nostre radici, sono fondamentali per costruite tutto quello che è il percorso di vita personale, professionale e non solo. Sono molto legato alla Puglia e alla mia famiglia, ai miei nipoti e pronipoti, ultima arrivata è la piccola Vittoria, sono la mia linfa vitale. Tornare a casa è ricaricarsi, è recuperare energie positive e quindi stare bene con noi stessi e con gli altri. C’è da sottolineare, come dico nelle pagine di “Paesi Miei”, che mi sono sentito accolto in ogni parte dell’Italia perché siamo un popolo ospitale e la gioia di vita che ci caratterizza rende qualsiasi luogo come la propria casa.

Osservandola in tv tutti i week-end con “Uno Mattina In Famiglia” su Rai Uno la ammiriamo in splendida forma dalle prime ore del giorno. Curare corpo e la mente è la regola degli antichi, qual è il suo elisir di giovinezza?

In primis, ringrazio tutti gli italiani per il loro affetto, non c’è un elisir di giovinezza ma sicuramente la voglia di stare bene, fare sport, mangiare nelle giuste dosi e bere un buon bicchiere di vino italiano. Penso che sia congeniale muoversi di più, evitare l’auto e prediligere i mezzi pubblici. Da 15 anni non ho più l’auto. Camminare aiuta anche a inquinare di meno così, nel nostro piccolo, tuteliamo il pianeta, questo potrebbe essere davvero un buon proposito per tutti!

 

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